Guida su come indossare lo zaino da trekking nel migliore dei modi
In altri articoli su questo blog ci siamo occupati di come acquistare lo zaino da trekking giusto e di come riempirlo, in questa guida ci concentriamo su come indossare correttamente lo zaino.
Può sembrare scontato ma c’è modo e modo e quando lo zaino inizia ad essere pesante, specialmente se si tratta di un escursione di più giorni, indossarlo in maniera scorretta può fare la differenza in negativo.
Il principio fondamentale è estremamente semplice: scaricare il peso sul bacino.
La “fisica” dello zaino da trekking sulle spalle
Lo zaino da trekking aderisce al corpo grazie agli spallacci anteriori e alla cintura al bacino. Avrete sicuramente notato che questa cintura, soprattutto negli zaini grandi, è imbottita e molto larga, perchè? Perchè il suo obiettivo è scaricare sul bacino il peso che altrimenti finirebbe sulle spalle.
Il peso sulle spalle, infatti, alla lunga comprime la muscolatura e porta a dolori anche acuti. Oltre a questo il peso esercitato sulle spalle incide anche negativamente sulla colonna vertebrale che deve sostenerlo.
Scaricando il peso dello zaino sul bacino si allevia il peso dalla parte superiore e lo si scarica attraverso il bacino e le articolazioni delle gambe a terra. Il peso ovviamente non fa “bene” e va comunque contenuto più possibile, però distribuendolo in questo modo si risparmiano qualche fastidio.
Altra caratteristica degli zaini da trekking è la cinghia che unisce i due spallacci anteriori,a che serve? Serve per tenere in posizione gli spallacci e aumentare la “superfice” sul petto, in modo da avere meno pressione, perchè, una volta che il peso dello zaino grava sul bacino e non sulle spalle lo zaino risulterà appoggiato sul bacino e sulla parte alta del tronco è sufficiente tramite gli spallacci tenerlo “vicino” alla schiena.
Come indossare correttamente lo zaino da trekking
Ecco che una volta spiegata la dinamica dello zaino da trekking viene naturale spiegare come lo zaino debba essere indossato. E’ facile e logico, basta seguire le regole:
- mettersi lo zaino sulle spalle
- poggiare la parte bassa dello zaino sul bacino
- agganciare la cinghia del bacino: è questo il punto più importante, prima il bacino poi il resto!
- agganciare la cinghia tra gli spallacci
- regolare gli spallacci (da sotto)
Appoggiare lo zaino sul bacino | Allacciare la cinghia al bacino | Allacciare il cintolino che collega gli spallacci |
La regolazione dello lo zaino da trekking
Altro fattore importante è la regolazione degli spallacci, che come è facile immaginare non devono essere né troppo lenti né troppo stretti.
Per quanto riguarda la cinghia del bacino, averla troppo lente significa permettere allo zaino di scivolare in basso col peso. Questo è male perchè così facendo gli spallacci scendono sulle spalle e tutte le premure per scaricare il peso sul bacino si rendono vane. D’altra parte una cinghia troppo stretta “strizza” ed è quindi da evitare.
Per quanto riguarda invece gli spallacci la regolazione dipende anche dallo zaino che avete comprerato.In molti modelli infatti sono presenti vari accorgimenti per configurare l’altezza degli stessi rispetto alle spalle. Alcuni modelli permettono la regolazione allo schienale, altri semplicemente regolano l’attaccatura degli spallacci. Questa regolazione in genere è indicata in base all’altezza del soggetto, e quindi consiglio di seguire le istruzioni per poi “provare” le impostazioni sul campo. Per la regolazione della trazione degli spallacci, una volta indossato lo zaino, è sufficiente tirare le cinghie inserendo il pollice nei rispettivi occhielli, tirando fino a che non sentite un po’ di resistenza. Anche qui bisogna avere un minimo di “moderazione”, alla fine dovrete avere la senzazione di essere “avvolti” e non “strozzati”